sabato 14 aprile 2018

5 cliché letterari che odio


Sono il peggior incubo di ogni lettore, il mostro nell'armadio dei libri, loro sono i cliché.
Dopo questo incipit da trailer da film horror di serie D ci terrei a comunicare che l'argomento di oggi, come forse avrete intuito dal titolo sono i cliché letterari, ossia quelle situazioni, quei personaggi e quei dialoghi che di sicuro avrete trovato in più di un libro, in questo articolo vi elenco quelli che ormai non riesco più a tollerare e che mi fanno venire voglia di chiudere il libro e sbattere la porta urlando: "No, Maria io esco"


1- La protagonista figa inconsapevolmente

Tutti le cadono ai piedi; ha occhi verdi, capelli biondi, una terza, un viso paragonabile alla Venere di Botticelli e nemmeno un accenno di cellulite, nonostante ciò si lamenta ogni pagina di non essere granché, e che nessuno se la fila di striscio; ma puntuale come un orologio svizzero arriva il bello e dannato della situazione che sembra incapace di amare, ma che solo per lei riesce a provare un sentimento paragonabile a ciò che sento io quando vedo delle caramelle, si sto parlando di vero amore.


2-  Si amano da impazzire, no, forse sono proprio pazzi.

Si vedono una sera in un locale, c'è uno scambio di sguardi, neanche si presentano, ma non si sa come sono capaci di trovarsi ovunque. Che sia in un bar o nel Sahara, non si sa come, c'è stata una stretta di mano durante la quale sono stati impiantati dei chip sottopelle? Sarà compito del lettore scoprirlo. 
Per non parlare poi della gelosia eccessiva e immotivata. Non stai insieme a una persona? Mi sembra perfettamente logico fargli/le una scenata di gelosia in pubblico, o minacciare tutti i/le possibili pretendenti.



3- L'amico gay.

Quasi sicuramente è il migliore amico della protagonista, si veste di rosa ed è l'incarnazione vivente di uno stereotipo. Molte autrici decidono di introdurlo per non rischiare di essere accusate di omofobia dato che nel romanzo tutti gli altri personaggi sono etero, europei e cisgender; fatto sta che facendo ruotare l'intera caratterizzazione di un personaggio intorno al suo orientamento sessuale non si migliora la situazione, anzi, poichè avremo una caricatura stile anni '90.




4- Si odiano, ma in realtà si amano.

Questo è abbastanza ricorrente nei romanzi YA, dove i protagonisti si stanno proprio sulle ovaie, e piuttosto che fare un favore all'altro sarebbero disposti a darsi fuoco con un lanciafiamme; ma neanche passano 40 pagine che già si giurano amore eterno e fanno da scudo all'altro col proprio corpo. Il ciò mi lascia un solo pensiero: WTF!








5- Renato Zero

 Perchè loro il triangolo non l'avevano considerato, ma l'autrice si.
No è raro trovare negli YA triangoli amorosi, Twilight docet, fatto sta che ormai vede più triangoli un lettore che un professore di trigonometria, quindi diciamo no allo sfruttamento dei triangoli!
Che poi già la protagonista ha avuto la fortuna di trovare il grande amore della sua vita, perchè non dargliene due? Il ragionamento non fa una piega.
 

5 commenti:

  1. Ciao, nuova follower; complimenti per blog e post; qui l'ultimo appena pubblicato da me: https://freetimesonia.blogspot.it
    Se ti va ti aspetto da me come lettore/lettrice fisso/a (trovi il blog anche su facebook e instagram come: FreeTime e Sonia Dado )

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Ciao, mi sono iscritta con piacere come lettrice fissa del tuo blog

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  2. Penso che questi cliché appartengano solo ai romanzi rosa

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    1. In questo post mi sono concentrata maggiormente su quelli presenti negli YA, ma ho intenzione di fare post futuri con cliché appartenenti ai diversi generi.

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